Ancoraggio composito

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  • Che cos'è?

    L’Ancoraggio Composito Sirive® è un brevetto europeo per un prodotto del tutto innovativo per l’ingegneria geotecnica. Nasce dall’idea di accoppiare le prestazioni offerte da una barra autoperforante Sirive® tradizionale con i trefoli d’acciaio usualmente utilizzati per i tiranti attivi.
    L’Ancoraggio Composito Sirive® è realizzato attraverso l’inserimento di uno o più trefoli nella cavità della barra autoperforante Sirive®. I trefoli vengono quindi cementati all’interno mediante una speciale iniezione cementizia.
    Questo permette la realizzazione di ancoraggi autoperforanti ad altissime prestazioni sia strutturali sia geotecniche, con carichi di rottura fino a 5000 kN.

  • Caratteristiche tecniche

    L’Ancoraggio Composito Sirive® è un ancoraggio geotecnico ad alte prestazioni meccaniche e ad elevata duttilità costituito da una barra cava autoperforante a filettatura continua in acciaio strutturale e uno o più trefoli in acciaio ad alto limite elastico inseriti all’interno della barra.
    In funzione del diametro della barra autoperforante e del numero di trefoli inseriti all’interno, è possibile raggiungere carichi di rottura fino a 5000 kN.
    Un’apposita testata di collegamento barra-trefoli completa il sistema composito. Tramite la testata, può essere o meno applicata ai trefoli una tesatura.
    Il sistema è quindi impiegabile come ancoraggio geotecnico attivo, passivo o misto, ma anche come elemento strutturale ad alte prestazioni in tecniche di stabilizzazione di scavi e versanti del tutto innovative, come il Soil Nailing Attivo Sirive® e l’Ancoraggio Flottante Sirive®.

  • Vantaggi e campi di applicazione

    L’Ancoraggio Composito Sirive® è un ancoraggio autoperforante ad alte prestazioni. I principali vantaggi del suo impiego rispetto agli ancoraggi tradizionali a trefoli o barre piene sono:

    • Minor costo a parità di caratteristiche meccaniche;
    • Elevati carichi di rottura e piccole deformazioni in stato limite di esercizio;
    • Elevata duttilità;
    • Elevata durabilità (minore fessurazione e maggiore protezione a corrosione);
    • Semplicità di trasporto e velocità di esecuzione;
    • Lunghezza di ancoraggio adattabile e calibrabile in corso d’opera alle diverse condizioni geologico-geotecniche presenti in sito (non sono preconfezionati, a differenza degli ancoraggi a trefoli);
    • Maggiore inerzia flessionale e continuità dei giunti, data dai trefoli al sistema (migliori rispetto al classico giunto con manicotto).

    Le prestazioni offerte e i costi competitivi rendono l’Ancoraggio Composito Sirive® una valida alternativa nel rinforzo delle opere di sostegno, sia provvisionali che permanenti.
    L’Ancoraggio Composito Sirive® amplia inoltre i campi di applicazione degli ancoraggi autoperforanti Sirive® tradizionali, in particolare laddove si manifesta la necessità di limitare le deformazioni di una parete chiodata (es. scavi sub-verticali a ridosso di strade o edifici, pareti chiodate molto alte, ecc.), come nel Soil Nailing Attivo Sirive®, o in tecniche di rinforzo dei versanti innovative come l’Ancoraggio Flottante Sirive®.

  • Soil Nailing Attivo Sirive®

    Il Soil Nailing Attivo Sirive® è l’evoluzione delle pareti chiodate. In generale, nel Soil Nailing tradizionale le barre sono passive, quindi attivano appieno la resistenza solo accettando delle (pur minime) deformazioni. Grazie all’impiego degli Ancoraggi Compositi Sirive®, la tecnica consente di annullare le deformazioni della parete chiodata eseguita con tradizionale metodo top-down, mantenendo tutti i vantaggi offerti dalla tecnologia autoperforante Sirive®.
    La realizzazione del Soil Nailing Attivo Sirive® avviene nelle seguenti fasi esecutive:

    • Scavo fino alla quota di imposta della prima fila di ancoraggi;
    • Installazione delle barre autoperforanti Sirive® e inserimento dei trefoli all’interno delle barre, con lunghezza libera adeguatamente inguainata e lunghezza di fondazione cementata;
    • Ricoprimento del fronte di scavo con uno strato di spritz-beton per contenere l’eventuale distacco localizzato di materiale;
    • Approfondimento dello scavo fino alla quota di imposta della fila di chiodi successiva;
    • Ripetizione delle fasi 2, 3 e 4 fino al raggiungimento della quota di fondo scavo;
    • A maturazione avvenuta sia dei chiodi che dello spritz-beton, tesatura degli Ancoraggi Compositi Sirive® attraverso la messa in trazione dei trefoli all’interno della cavità della barra autoperforante e installazione della speciale testata di connessione tra barra autoperforante, trefoli e parete;
    • Eventuale esecuzione del rivestimento definitivo per opere permanenti.

    Le fasi 2 e 3 possono essere invertite a seconda del comportamento del fronte di scavo.
    Si ottiene così una parete chiodata che consente di associare i vantaggi della tecnica autoperforante Sirive®, come la rapidità e facilità di esecuzione, ai vantaggi dei tiranti attivi, consentendo di eliminare le deformazioni della parete grazie alla tesatura dei trefoli dell’Ancoraggio Composito Sirive®.